Il progetto “Freemmos – Liberi di restare” approda in Friuli Venezia Giulia
Ha varcato i confini della Sardegna il progetto denominato “Freemmos”, ideato dalla Fondazione Maria Carta con l’obiettivo di sensibilizzare i cittadini e le istituzioni attorno al fenomeno preoccupante dello spopolamento che investe numerose piccole comunità.
Lunedì 25 marzo a Capriva del Friuli, piccolo centro in provincia di Gorizia, Leonardo Marras, presidente della Fondazione Maria Carta, ha illustrato i concreti risultati partiti da un’idea nata quasi per caso nel 2017 e che ha al suo attivo una serie di incontri, dibattiti, concerti tenuti in diversi paesi della Sardegna che soffrono la pesante condizione del calo demografico e, di conseguenza, la scomparsa di una serie di importanti servizi.
Lo spopolamento non è un problema della sola Sardegna ma investe intere aree dell’Italia, al nord come al centro e al sud. Alla presenza di Daniele Sergon, presidente dei piccoli comuni del Friuli Venezia Giulia, di Serafina Mascia, responsabile FASI (Federazione delle associazioni dei sardi in Italia) e di numerosi amministratori ed esperti, Marras ha posto in evidenza il lavoro svolto in questi anni dalla Fondazione Maria Carta per far comprendere la gravità del problema e la necessità che si assumano decisioni adeguate per garantire il ripopolamento dei piccoli centri.
In questo contesto un ruolo essenziale può essere esercitato dalla FASI e dai circoli attraverso progetti mirati tesi alla valorizzazione e recupero degli immobili in disuso nei comuni di origine dei sardi residenti in altre regioni o all’estero.
Per rendere ancora più evidente il rapporto di amicizia che lega le comunità sarda e friulana, una tappa del progetto “Freemmos” si terrà in un piccolo comune del Friuli. Anche li si parlerà di spopolamento o meglio – come ricorda Leonardo Marras (qui nella foto con il sindaco di Capriva del Friuli Daniele Sergon) – di ripopolamento con dibattiti su temi di valenza sociale, economica e culturale a cui prenderanno parte esperti, scrittori, imprenditori. Naturalmente non mancherà la musica a fare da collante con tanti artisti che da tempo seguono i vari incontri.
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