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Canti

Gli albori della musica sarda hanno origini antichissime, basta ricordare il bronzetto nuragico itifallico del VII-VIII secolo avanti Cristo, rinvenuto a Ittiri e conservato nel Museo archeologico di Cagliari. Il bronzetto raffigura un musicante seduto che soffia dentro uno strumento a fiato costituito da tre canne, tenuto con entrambe le mani (Launeddas).
Successivamente l’isola è stata nei secoli colonizzata e invasa da tantissime popolazioni (fenci, romani, arabi, spagnoli), e pertanto non ci stupiremo affatto nel trovare nei suoi canti (e non solo) le sonorità di tutte queste civiltà.

Ho raccolto diversi canti popolari, ordinandoli in base alla situazione nella quale vengono eseguiti. Poichè in Sardegna esistono numerosi dialetti, il testo di uno stesso canto può differire per alcuni vocaboli da zona a zona.
Maria Carta, nel corso della sua carriera di artista, ha innovato e rafforzato, nel solco della tradizione, i canti e le musiche popolari della Sardegna, favorendo la divulgazione più ampia ed il rifiorire dell’interesse verso tutte quelle espressioni della tradizione culturale sarda, i canti, le musiche, i balli, i costumi, che hanno ripreso vigore ed alimentato un confronto fra le diverse realtà regionali e fra queste e le musiche e i canti popolari delle regioni del Mediterraneo e dell’Europa.

Maria Carta in quegli anni ha cantato e interpretato un patrimonio culturale radicato e diffuso da sempre nei paesi e fra i contadini e i pastori della Sardegna; il suo merito è stato quello di sottolinearne la ricchezza e, in momenti di forte emigrazione dalla Sardegna, di cantare con caparbietà e coraggio, con la sua voce bellissima, quel mondo di valori, il suo mondo isolano, in cui credeva. Oggi grazie anche al messaggio di Maria Carta ed all’opera di diversi grandi interpreti della tradizione musicale e canora della Sardegna, alle istituzioni, agli enti preposti alla promozione ed agli operatori del settore, grazie ad una rinnovata consapevolezza di una ricchezza di un patrimonio originale e proprio, le musiche, i canti, i balli, i costumi sono parte viva e dinamica e non secondaria della tradizione culturale della Sardegna.

La Fondazione Maria Carta ha l’obiettivo di promuovere e valorizzare, anche al di fuori dell’isola, la musica il canto e le tradizioni popolari della Sardegna.
Essa vuole favorire ogni iniziativa e attività che sia connessa con la tradizione popolare, studiare le trasformazioni artistiche e socioculturali, promuovere e supportare la qualità delle iniziative, essere da stimolo e punto di riferimento per tutti i soggetti protagonisti delle più genuine espressioni della tradizione sarda. A questo fine la Fondazione si avvale di un Centro Studi, di un Museo dedicato all’attività dell’artista ed opera anche attraverso un Comitato Scientifico, per consolidare e rafforzare l’ente come luogo di confronto e strumento di supporto e promozione del ricco patrimonio delle tradizioni culturali e popolari della Sardegna.

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