Edizione 2014
Ha assunto respiro internazionale la dodicesima edizione del premio, tornata a Siligo il 7 settembre del 2014.
Il Comitato Scientifico della Fondazione intitolata a Maria Carta ha infatti deciso di assegnare uno dei premi alla grande cantante portoghese Dulce Pontes. 25 anni di attività l’hanno imposta come una delle più importanti espressioni del fado, capace di conquistare anche la prestigiosa collaborazione di Ennio Morricone. L’artista portoghese si è esibita in un set di una ventina di minuti accompagnata dal violoncellista Davide Zaccaria e ha ricevuto in regalo sul palco anche un paio di launeddas con le quali il quartese Michele Deiana aveva intonato le note del classico lusitano “Cancao do mar”.
Premiato anche per Eugenio Finardi, cantautore di grande versatilità tornato a matrici più rock con l’ultimo lavoro “Fibrillante”, ma che nell’arco di una lunghissima carriera ha spaziato anche nel blues, nella spiritualità, nel jazz, perfino nel fado. Nell’inverno del 2013 aveva anche promosso la realizzazione di una compilation, “Arcu de chelu”,il cui ricavato è servito raccogliere fondi per le zone colpite dall’alluvione del 18 novembre nell’isola. Finardi ha poi tenuto un concerto con la sua band sempre a Siligo alcuni giorni dopo avere ricevuto il premio.
Di particolare rilievo anche i premi consegnati al regista Gianfranco Cabiddu, che ebbe modo di dirigere anche Maria Carta attrice nel film “Disamistade”; e a Giampaolo Loddo, artista istrionico che ha saputo trasferire la sua verve di chitarrista e cantante con grande senso dell’ironia già dagli anni Sessanta anche sul palcoscenico del teatro e sul set cinematografico. E che compare anche nell’ultimo film di Cabiduu, girato all’Asinara.
A Siligo sono stati festeggiati anche i 40 anni di attività di una delle formazioni polifoniche più accreditate del canto tradizionale isolano, il Coro di Usini.
Il Premio Maria Carta assegna un riconoscimento anche alle più giovani espressioni della scena musicale isolana, come i sassaresi Train To Roots. Impostisi da anni nel panorama europeo del reggae, ma capaci di allargare i loro orizzonti come testimonia il loro ultimo lavoro “Growin”.
Premio anche per l’associazione Iscandula di Dante Olianas per il prezioso contributo dato alla scoperta e al recupero dell’ampio lavoro di ricerca dell’etnomusicologo danese Andreas Fridolin Bentzon, con la pubblicazione di libri, dischi e l’allestimento di mostre e rassegne.
Nel ricordo dell’esempio di Maria Carta straordinaria ambasciatrice della cultura sarda un premio è stato consegnato anche a Pierangela Abis presidente del Centro Sociale Culturale Sardo di Milano.
Il 7 settembre ha ricevuto il premio anche la scrittrice sassarese Bianca Pitzorno, al cui nome è legata non solo un’ampia produzione di romanzi per ragazzi, e che non aveva potuto presenziare alla cerimonia tenutasi lo scorso anno a Roma.
La cerimonia di premiazione è stata preceduta dall’incontro con i premiati in comune; già dal pomeriggio c’erano state altre iniziative collaterali e animazione nelle vie del paese con il coro sant’Orso di Aosta, i Mamuthones della Pro loco di Mamoiada, la scuola di ballo del Primo Circolo Didattico san Donato di Sassari e l’associazione folclorica Thathari.