“Freemmos” riparte nel 2024 dall’Isola d’Elba.
Domenica 7 aprile a Portoferraio, in collaborazione con il locale Circolo dei sardi “Bruno Cucca”, primo evento dell’anno del progetto dedicato al contrasto allo spopolamento che la Fondazione Maria Carta porta avanti dal 2017
“Freemmos”, il progetto della Fondazione Maria Carta dedicato al fenomeno dello spopolamento dei piccoli (e ormai anche grandi) centri della Sardegna (e non solo), ritorna per il settimo anno, con nuove iniziative già programmate. Il primo evento è in calendario per domenica 7 aprile a Portoferraio, sull’Isola d’Elba, al cinema “Nello Santi”, Salita Napoleone, con inizio alle 16.
Un appuntamento che apre un 2024 nel quale cadono i trent’anni dalla morte di Maria Carta, che ne avrebbe compiuto 90 (era nata a Siligo nel 1934). Un doppio anniversario che sarà celebrato dalla Fondazione a lei intitolata con una serie di appuntamenti. A Portoferraio è attiva da diversi anni l’associazione dei sardi Circolo “Bruno Cucca”, insieme al quale è promosso l’evento del 7 aprile “Maria Carta incontra l’Isola d’Elba”.
Verrà riproposta la formula consolidata di “Freemmos”, che oltre alla riflessione sul tema dello spopolamento offre al pubblico un momento musicale con alcuni degli artisti che collaborano da tempo con la Fondazione, come la cantante Maria Giovanna Cherchi e il duo Fantafolk (Vanni Masala all’organetto e Andrea Pisu alle launeddas). Ci sarà anche il gruppo folk di Tempio Pausania, con gli abiti tradizionali della città gallurese.
Porteranno il saluto del Circolo dei sardi “Bruno Cucca” dell’Isola d’Elba il presidente Aventino Schirru insieme al suo vicepresidente Mario Zirone, oltre a Bastianino Mossa, presidente della Fasi (Federazione delle Associazioni Sarde in Italia), e a Leonardo Marras, presidente della Fondazione Maria Carta, che si soffermerà sul progetto “Freemmos”.
Previsti anche gli interventi di Angelo Zini, sindaco di Portoferraio, e di Walter Montagna, primo cittadino di Capoliveri. A presentare l’evento sarà il giornalista Giacomo Serreli.
Dall’isola di Sardegna all’isola d’Elba quindi, per un evento che unirà due realtà. Il Circolo “Bruno Cucca” dal 2007 è punto di riferimento per i sardi che qui vivono e dà voce a una comunità presente all’Elba da più di un secolo: oggi conta su oltre 1500 sardi di prima e seconda generazione.
«La nostra comunità – spiegano i dirigenti del circolo “Bruno Cucca” – è ben accreditata presso le istituzioni locali e riscuote un forte apprezzamento anche in ambito economico e sociale. I sardi godono di rappresentanze nelle amministrazioni dell’Elba, in particolare nei Comuni di Capoliveri e Portoferraio. In ambito privato, sono poi decine le aziende di proprietà di sardi nei settori dei servizi, dell’artigianato, dell’edilizia e del turismo, come pure i professionisti nel pubblico impiego».
«Uno degli scopi statutari della nostra Fondazione – ricorda il presidente Leonardo Marras – è proprio quello di mantenere un costante rapporto con le tante comunità dei sardi presenti nel mondo, non solo in Italia. Maria Carta è stata una delle grandi ambasciatrici della Sardegna portando con la sua voce i canti della sua terra in giro per il mondo. E nel 2024, anno nel quale cade il doppio anniversario dei 90 anni dalla nascita e dei trenta dalla morte, questo assume un’importanza ancora più rilevante».
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